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Irrigatori statici: caratteristiche tecniche e funzionamento   

    Dietro gli irrigatori statici si cela un vasto universo di competenze e conoscenze orientate alla cura del verde. Non si tratta infatti di semplici dispositivi tecnici bensì di strumenti progettati per assicurare un’adeguata irrigazione alle colture, aspetto di rilevante importanza per il mantenimento degli standard qualitativi dei giardini e degli spazi green.

    La realizzazione e gestione di un’area a verde coinvolge differenti competenze agronomiche e richiede un approccio tecnico mirato, nonché l’impiego di materiali durevoli in grado di resistere agli agenti atmosferici. In questo contesto gli irrigatori statici ricoprono un ruolo nevralgico, soprattutto laddove è necessaria un’erogazione puntuale e personalizzata delle risorse idriche.

    Pertanto, la scelta di prodotti frutto di una consolidata esperienza nel settore risulta determinante, potendo garantire apparecchiature di alta qualità e prestazioni durature nel tempo. Aziende quali Olmo Garden, specializzate nella fornitura di materiali da garden Firenze professionali, permettono di allestire impianti efficienti e affidabili, in grado di assicurare una corretta gestione del verde anche in condizioni estreme.

    Irrigatori statici:
    le diverse tipologie esistenti    

    Gli irrigatori statici presentano diverse tipologie a seconda delle loro caratteristiche tecniche. Queste possono essere distinte in funzione del metodo di distribuzione dell’acqua.

    1. Irrigatori a pioggia: diffondono l’acqua sulla superficie da irrigare in modo uniforme, creando un effetto “pioggia”. Tale modalità di distribuzione risulta particolarmente indicata per prati di ampie dimensioni e giardini, in quanto consente una copertura omogenea dell’intera area con efficienza.
    2. Irrigatori a spruzzo: caratterizzati dall’erogazione dell’acqua sotto forma di getto nebulizzato, permettendo di raggiungere distanze maggiori rispetto agli irrigatori a pioggia. Tale tipologia trova impiego prevalentemente per l’irrigazione di prati di medie estensioni.
    3. Irrigatori a goccia: distribuiscono l’acqua in modo puntuale alla base delle piante, con quantitativi minimi e notevole livello di efficienza. Gli irrigatori a goccia sono particolarmente indicati per orti, giardini e fioriere data la loro precisione nella distribuzione idrica.
    4. Irrigatori rotanti: presentano una testata girevole che estende l’area di copertura idrica in modo versatile, potendo essere impiegati sia per prati che per colture arboree. Tale caratteristica tecnica ne determina l’utilizzo per contesti misti.

    Tutte le tipologie sopra elencate presentano caratteristiche proprie che ne determinano l’impiego ottimale a seconda delle dimensioni, della tipologia colturale e delle esigenze specifiche dei sistemi di irrigazione Firenze. Una corretta scelta risulta fondamentale al fine di massimizzare l’efficienza dell’intero impianto e ottenere i migliori risultati con il minimo utilizzo di risorse idriche.

    Irrigatore statico:
    Componenti e funzionamento

    L’irrigatore statico rappresenta un componente fondamentale all’interno dei sistemi di irrigazione a servizio delle aree verdi, in quanto elemento terminale deputato alla distribuzione controllata e programmata delle risorse idriche. Grazie alle sue funzioni è possibile pervenire ad una corretta gestione delle colture mediante l’ottimizzazione dei tempi e dei quantitativi d’irrigazione erogati.


    La sua struttura prevede differenti parti sinergicamente correlate, ciascuna con proprie peculiarità progettuali che, nel loro insieme, ne sanciscono le potenzialità in relazione alle mutevoli esigenze applicative. Il coordinamento degli aspetti costruttivi interni risulta quindi determinante al fine di massimizzare la performance dell’intero dispositivo e conseguire gli standard qualitativi richiesti per il mantenimento in equilibrio dell’ecosistema verde. Una corretta comprensione delle specificità insite nelle varie sezioni permette di coglierne appieno le potenzialità progettuali e gestionali. La cura del verde Firenze risulta di fondamentale importanza per garantire la corretta fruibilità degli spazi pubblici e urbani:

    • Corpo centrale: costituito generalmente da un involucro in materiale plastico resistente, contiene i condotti che trasportano l’acqua. Particolare attenzione merita il raccordo di connessione all’impianto, che avviene mediante opportuni adattatori filettati.
    • Testata irrigante: elemento intercambiabile, ne esistono vari modelli a seconda del range di copertura richiesto. Vi si trovano i beccucci nebulizzatori in lega di ottone o polimero, la cui conformazione è studiata per ottenere una specifica granulometria della dispersione idrica.
    • Filtro: posizionato nella sezione di ingresso dell’acqua, è costituito da una retina metallica o plastica a maglie ridotte, che intercetta corpi estranei di dimensioni superiori a 0,5 mm. Ciò permette di prevenire intasamenti dei beccucci.
    • Meccanismo di erogazione: si basa su un sistema a soffietto in gomma posizionato nella camera idraulica, che consente il passaggio pulsato dell’acqua verso la testata irrigante.
    • Valvola di chiusura: integrata nel corpo centrale, interrompe automaticamente l’erogazione una volta concluso il tempo di irrigazione programmato, per evitare sprechi idrici.

    Il continuo progresso tecnico consentirà in futuro di pervenire ad apparecchiature sempre più performanti, in grado di massimizzare l’impiego della risorsa idrica attraverso una gestione ottimizzata e digitalizzata dei flussi. La versatilità insita nella progettazione modulare potrà inoltre ampliarne i campi di utilizzo al variare del contesto ambientale e delle sue specifiche necessità colturali.

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